RIVISITAZINE DEL BRAND GIAPPONESE: EVISU
Vi mostro come ho rivisitato questo brand giapponese, chiamato Evisu. Questo brand mi ha molto colpito per il suo significato e per la sua storia. Dietro questo marchio c’è una cura del dettaglio. Evisu risale al 1991 quando Yamane fu attratto dal successo dei Jeans Levi’s, così creò una compagnia di denim che la chiamò Evisu. Questo nome deriva da Ebisu, una divinità giapponese della fortuna per la nuova attività e iconograficamente questa divinità esprime la passione per la pesca del fondatore del brand. I pantaloni Evisu erano stati pensati per i lavoratori, visto il tessuto resistente. Grazie alla loro cura per il dettaglio, l’artigianalità, la qualità dei materiali e dei processi furono i primi a distinguersi in Giappone. Per la mia rivisitazione ho scelto quattro temi: il tema animale, il tema anni ’90, il tema frutta, cibo e infine un tema non definito. Per creare questo pantalone ho lavorato su Adobe Illustrator per vettorizzare le immagini, così da scegliere i pixel, giocare con l’immagine usando lo strumento “ricalco immagini” e poi “espandi”. Come primo passo ho fatto una ricerca sul brand e scritto il suo brief. È un documento che spiega in modo completo, dettagliato il prodotto e le esigenze dell’azienda. Poi ho scelto i temi e cercato sul sito e su Internet i modelli dei pantaloni e da internet. Infine ho lavorato e creato il prodotto vero e proprio su Adobe Photoshop, impaginando e decorando il foglio e mettendo il mio monogramma. Le decorazioni dei jeans Evisu sono sempre state dipinti a mano.
ANNI 90
MATERIALE
ISPIRATI A SONIA TERK DELAUNAY
che iniziò a dipingere opere ispirate a Vincent Van Gogh. La sua ricerca era orientata verso una pittura di puro colore e si è dedicata alle ricerche sul colore e sulla rifrazione della luce. Scoprì che i colori complementari accostati si illuminavano a vicenda dando la sensazione di movimento e la possibilità di rappresentare quella che veniva definita “la terza dimensione” ossia il tempo. (colore primario e secondario, ad esempio giallo e blu che forma il viola). A partire dal 1911 Sonia sentì il bisogno di portare la sua arte in qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Realizzò ombrelli, interni delle macchine, libri e cappelli. Applicò la sua pittura anche all’abbigliamento, ottenendo nuove vibrazioni e ritmi di colore. I suoi abiti erano costituiti da colori, avevano delle forme dritte e dei tagli semplici e innovativi, che valorizzavano motivi geometrici.
MATERIALI
ANIMALE, FRUTTA E CIBO
MATERIALI
TEMA NON DEFINITO
